Si è conclusa quasi un mese fa la 60° edizione del Salone del Mobile.Milano raggiungendo numeri considerevoli nonostante la pandemia e lo scoppio della guerra in Ucraina. Il pubblico e gli operatori del settore hanno partecipato con entusiasmo sia in fiera (oltre 262.000 visitatori) sia ai numerosissimi eventi Fuorisalone.
Il tema centrale dell’edizione 2022 e di tutta la Design Week, è stato la sostenibilità. La manifestazione voleva trasmettere una nuova concezione dell’abitare, per vivere meglio, in armonia con il pianeta. Per questo si è trattato di un’edizione segnata sicuramente dall’attenzione verso nuovi materiali ecosostenibili, e da una maggiore attenzione all’ambiente attraverso il motto promosso da moltissimi brand sia in fiera sia fuori: “no waste”.
Molte soluzioni presentate sono state quindi realizzate con materiali di scarto, riciclando materie prime, per dare in questo modo un contributo creativo ed efficace verso un uso più consapevole di tutti i materiali. Il mondo del design punta quindi ad un approccio sostenibile, recuperando anche oggetti rotti che altrimenti verrebbero buttati. Grazie all’originalità e all’estro dei professionisti, questi possono avere una nuova vita per un utilizzo differente.
Vengono quindi messi da parte i prodotti usa e getta, l’inconsapevolezza su materiali e sui processi produttivi, su quel che avviene dal momento in cui rinunciamo a una lampada, una sedia, un divano, per progettare e arredare la casa in ottica sostenibile e responsabile, attraverso scelte maggiormente consapevoli e rispettose dell’ambiente.
Sempre più designer decidono quindi di lavorare con materiali sostenibili, sui temi di recycling e upcycling, senza rinunciare ovviamente alla qualità e all’eleganza dei prodotti.
Vi facciamo l’esempio dell’azienda Riva 1920 che in fiera ha esposto le Briccole (ossia i pali di legno che a Venezia guidano le imbarcazioni e segnalano la bassa marea nella laguna). Dal momento che questi pali vengono periodicamente sostituiti a causa dell’usura e della rottura, l’azienda comasca si è impegnata a trasformarli in pezzi di arredo esclusivi.

Altro esempio virtuoso, è stato il progetto Good House di Lago che mostra come si può essere sostenibili anche nell’ideare uno stand: lo spazio di ottocento metri quadrati dell’azienda è stato pensato per dimostrare come la sostenibilità possa essere non solo un’intenzione ma un modo di vivere e di concepire il mondo. Un progetto rivoluzionario rispetto agli stand tradizionali che, grazie all’azzeramento dei rifiuti e al quasi totale abbattimento di peso e di volumi dei materiali di cui è composto, permette la riduzione fino all’87 per cento delle emissioni di CO2. Più nel dettaglio: con la tecnologia dei pannelli Cover Up è stato ridotto il peso del 75 per cento rispetto alle tradizionali soluzioni fieristiche; invece di 7 tir, ne è stato utilizzato solo uno per il trasporto della stessa quantità di carico, grazie a pareti, pedane e soffitti che impiegano materiali più leggeri e volumi ridotti rispetto alle metodologie tradizionali.
Se tutti gli stand del mondo venissero realizzati con questo approccio si potrebbe evitare fino a 239.982 tonnellate di CO2 equivalente in atmosfera.

Un altro modo per essere sostenibili è tenersi stretti o acquistare quelle che vengono definite “icone del design”. Oggetti che non passano mai di moda e che resteranno nel tempo per qualità e stile.
Per questo le aziende, sono spesso impegnate a rivisitare i propri pezzi must have. Quest’anno è accaduto alla lampada Arco, disegnata dai fratelli Achille e Pier Giacomo Castiglioni.
Sia questa mitica lampada da terra, sia l’azienda che la produce, Flos, festeggiano nel 2022 i 60 anni e per l’occasione ha debuttato la speciale edizione celebrativa Arco K 2022: disponibile solo online, in 2022 esemplari numerati.

Anche una delle poltrone senza struttura più note del design, la Karelia di Liisi Beckmann di Zanotta, è stata rieditata attraverso l’aggiunta di piedini che consentono di assemblare più elementi. L’azienda ripropone la seduta, che prende il nome dalla regione dove è nata la designer, in una versione di maggiore comfort e differente rivestimento.

Questa sintesi che vi abbiamo raccontato dell’edizione del Salone del Mobile.Milano 2022 si è volutamente incentrata sui temi che anche noi di DesignxAll portiamo avanti dal 2012. Abbiamo infatti sempre sostenuto l’importanza di evitare gli sprechi, valorizzare il design anche quando usato, con piccoli difetti, o fuori produzione, in modo da creare un ciclo virtuoso che avvantaggia tutti.