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Speciale Euroluce @ Salone Internazionale del Mobile 2017

Argent by Terzani

Dai modelli classici rivisitati in chiave contemporanea alle forme moderne a metà tra arte e design, e come denominatore comune la sempre più avanzata tecnologia LED.

Terzani
@ Terzani

Si è da poco conclusa un’altra edizione da record del Salone Internazionale del Mobile, che quest’anno ha visto come protagonista Euroluce, la biennale di riferimento del settore dell’illuminazione.

Il presente (e il futuro) del sistema luce sembra rispondere ad un solo nome: LED.
Il micro diodo luminoso è versatile, visivamente confortevole, efficiente, durevole ed ecologico.

Il processo di LEDificazione si muove in più direzioni.

Da una parte si assiste al rinnovamento di lampade storiche di design o di lampade dalle forme tradizionali che, grazie all’inserimento della sorgente luminosa LED, acquistano una seconda vita.

Dall’altra parte, invece, nella realizzazione di un nuovo lavoro, il designer esprime al massimo la propria creatività beneficiando della flessibilità progettuale concessa dalla moderna tecnologia LED.
Il fatto che i LED abbiano liberato la struttura della lampada dalle costrizioni della lampadina, si traduce infatti nella creazione di soluzioni d’illuminazione altamente originali e innovative.

Aurora by Sans Souci
Aurora by Sans Souci

Ecco quindi che prendono vita modelli scenografici, suggestivi, di grande impatto visivo, votati alla ricercatezza estetica e decorativa, perché protagonisti anche da spenti.

Le forme sembrano non trovare alcun limite se non nella fantasia del progettista: si va dalle corone circolari di luce alle strutture luminose filiformi o geometriche, dalle lampade-sculture alle sospensioni oniriche che brillano nel cielo di una stanza.

È costante il richiamo al mondo naturale: le lampade si ispirano alle forme vegetali (fiori, foglie, piante), agli ambienti marini, ai fenomeni terrestri e celesti.

Harry H. by Artemide
Harry H. by Artemide, sistema ibrido di illuminazione OLED (luce diretta) e LED (luce diffusa)

Dall’evocazione della natura traspare un progetto più ampio: grazie agli sviluppi della tecnologia OLED (Organic Light Emitting Diode, l’evoluzione del LED), la luce del futuro sarà sempre più simile a quella naturale (ma senza abbagliamenti e emissioni UV) e sempre più rispettosa dell’ambiente (consumi ancora minori, componenti quasi totalmente riciclabili).

Tra i materiali più utilizzati, il metallo genera proiezioni di luce inaspettate, e il
classico vetro soffiato fonde la tradizione artigianale con la tecnologia LED custodita al suo interno.
Non mancano applicazioni di materiali innovativi (ad es. le materie plastiche), inusuali (ad es. cemento, legno, marmo) e funzionali (ad es. materiali con proprietà fonoassorbenti, fotocatalitiche e antinquinanti, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita di chi vive negli spazi in cui vengono installati).

Sentiremo sempre più spesso parlare di Human Centric Lighting, ossia dell’illuminazione al servizio dell’individuo, e dell’illuminotecnica come strumento per il nostro benessere, a casa come in ufficio o nei luoghi pubblici.

Per quanto ancora potremo chiamarle semplicemente “lampade”?

 

Maurizio Fonti

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